ETICAMENTE
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Il Commercio Equo e SolidaleIl Commercio Equo
e Solidale è un approccio alternativo al commercio convenzionale. Esso promuove
giustizia sociale ed economica, sviluppo sostenibile, rispetto per le persone e
per l'ambiente. Il suo scopo è riequilibrare i rapporti con i Paesi economicamente meno sviluppati, migliorando l'accesso al mercato e le condizioni di vita dei produttori svantaggiati, attraverso una più equa distribuzione dei guadagni. L’economia dominante, infatti, è fortemente caratterizzata dallo sfruttamento della manodopera e delle risorse ambientali dei Paesi del Sud del mondo e dalla rapina delle materie prime ad un prezzo imposto dalle imprese multinazionali, l’economia Equa e Solidale propone invece un tipo di commercio che considera centrali i bisogni dei produttori – artigiani o contadini – e delle loro comunità, rispettando al tempo stesso l’esigenza/diritto dei consumatori alla piena informazione su quelli che sono i termini, sociali ed economici, che accompagnano lo scambio. Un’autentica rivoluzione, dunque, da realizzarsi giorno per giorno, in un gesto apparentemente banale quale la spesa quotidiana. I principi Il Commercio Equo e Solidale tende a garantire: - un
prezzo equo,
tale cioè da consentire ai lavoratori ed alle loro famiglie il soddisfacimento
dei bisogni essenziali ed un livello di vita dignitoso. Il prezzo viene
stabilito insieme dal produttore e dall’importatore, e non imposto
dall’agente che si trova in posizione di maggiore forza, come nel tradizionale
mercato; - la
piena dignità del lavoro,
che vuol dire un ambiente di lavoro salubre e la non discriminazione sul lavoro
di alcuni gruppi della popolazione; non accetta il ricorso allo sfruttamento del
lavoro minorile; - la
democrazia
nel processo di lavoro: tutti i prodotti provengono, infatti, da comunità,
villaggi e cooperative attente alla reale partecipazione alle decisioni da parte
di tutti i lavoratori, favorendo così la loro responsabilizzazione; inoltre,
non si ammettono divergenze eccessive nelle retribuzioni fra quanti ricoprono
incarichi anche molto differenziati all’interno della struttura produttiva; - il
prefinaziamento
dei propri partner commerciali: al momento dell’ordine, l’importatore
anticipa fino al 50% del pagamento complessivo, così da consentire ai
lavoratori di far fronte alle loro esigenze, senza diventare ostaggi di usurai o
intermediari locali, senza subire in pieno le oscillazioni dei mercati
borsistici, senza vivere le incertezze legate alle difficoltà di collocazione
delle proprie merci; - la
sostenibilità
ambientale: si privilegiano e si incentivano le lavorazioni non inquinanti e
basate su metodi naturali, si evita di ricorrere all’importazione di materie
prime scarse e difficilmente riproducibili, si ricorre sempre più spesso
all’agricoltura biologica; - la
solidarietà,
attraverso progetti di rilevante impatto sociale di cui possa beneficiare tutta
la comunità (es. scuole, ospedali, miglioramento delle condizioni e delle
tecnologie di lavoro, ecc.); - la
trasparenza,
perché il consumatore sia consapevole e informato di dove va a finire ogni lira
che compone il prezzo che paga. A tal fine la gran parte dei prodotti sono
accompagnati da schede che, in dettaglio, riportano la composizione delle varie
voci di spesa che vanno a comporre il loro costo finale. Gli attori A sostenere questa catena di coscienza, concorrono essenzialmente cinque "attori": - i
produttori,
agricoltori o artigiani dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina, alla
ricerca di percorsi originali per il loro sviluppo; - le centrali di
importazione che curano il rapporto con i
produttori, l’importazione e la diffusione dei prodotti presso i punti
vendita; - le Botteghe del Mondo, che fungono da
distributori ultimi, oltre ad effettuare attività di sensibilizzazione e
promozione culturale del consumo responsabile; - i consumatori,
che scegliendo un prodotto del Commercio Equo e Solidale anziché uno analogo
sul mercato tradizionale si riappropriano del loro potere (un potere
straordinario: il potere di acquistare), trasformando un atto quotidiano in
un’operazione di giustizia e responsabilità; - i
Marchi di Garanzia,
organizzazioni con il compito di controllare e certificare l’eticità dei
produttori dai quali è possibile importare prodotti secondo criteri equi e
solidali. A cura di ETICAMENTE (documento scaricabile in formato rtf) |