ETICAMENTE

Visita al Parco di Poggio Valicaia

IL MIELE

Al momento nel Parco sono presenti sei arnie, di cui una didattica, e pertanto predisposta alle visite. Sono collocate in una posizione favorevole per la vita stessa dell'alveare e non accessibile ai visitatori. Il miele è prevalentemente di melata, una sostanza zuccherina che le piante, soprattutto quercia, rilasciano in seguito alle punture di alcuni insetti e le api utilizzano per la loro produzione. Ma si riscontra anche una percentuale di millefiori, che però è prevalente all'inizio della primavera, mentre da giugno con il caldo, la melata prende il sopravvento. Il Miele viene raccolto a metà agosto e trasportato alla sede dell'Apitoscana, dove si estrae e si confeziona con i sigilli. Quest'anno al concorso questo miele
ha riportato un punteggio di 94\100. La produzione annuale si aggira intorno ai cento chili. La posizione del Parco da maggiori garanzie sulla qualità del prodotto miele.

Infatti l'oliveta è inerbita e offre fino a giugno una certa gamma di fiori melliferi; non eseguendo alcun trattamento agli olivi non ci sono pericoli di contaminazioni. Stesso ragionamento per il bosco
circostante.

Comunque difficile che un miele sia completamente biologico,
cioè non subisca alcuna contaminazione antropica anche perché nella loro ricerca di cibo le api si muovono su un raggio di circa tre chilometri.

L'OLIO

L'oliveta occupa la parte più alta del Parco, e si estende su circa 2,5
ettari. Le piante sono 600 di cui circa 450 produttive. Dal 1998 sono
condotte secondo i criteri dell'agricoltura biologica. Le concimazioni si effettuano con la pollina, che viene spanta a mano nella parte più recettiva dell'apparato radicale, i trattamenti non vengono effettuati (se ne è fatto uno con rame, ammesso dall'agricoltura biologica nel 1999). Le caratteristiche del Parco motivano la presenza di un manto erboso sotto le piante e la presenza di un bosco perimetrale offre habitat naturali agli antagonisti delle principali malattie dell'olivo, come la mosca. Inoltre la posizione ben ventilata evita ristagno di umidità e le piante risultano più sane nel loro complesso. La potatura viene effettuata a mano, due volte
l'anno con caratteristiche diverse. Una a primavera di formazione e
produzione e una a Settembre per eliminare i talli e facilitare le
operazioni di raccolta. Anche la raccolta (Novembre) si effettua a mano con i teli. Le olive permangono al massimo una settimana in cassette ben aerate nel magazzino e poi sono portate al frantoio di Cerbaia. La frangitura avviene meccanicamente con martelli che frantumano le olive e i noccioli. Una volta franto si conserva in contenitori di acciaio presso la fattoria Baggiolino, dove avviene anche l'imbottigliamento. La vendita è sia sfusa che in bottiglia. Le analisi sono fatte al momento della partecipazione al concorso  e rivelano l'acidità, i perossidi e il Panel test che ne stabilisce l'idoneità e il tipo di olio, se extra vergine o no. Naturalmente
l'olio prodotto qui ha superato questi valori.