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VISITA ALL'AZIENDA AGRICOLA
"PODERI DI COIANO" DI STEFANO E DONATELLA
12 marzo 2005
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Il resoconto
dell'incontro è a cura di Stefano Miniati
Gli anni ' 70 volgevano al
termine chiudendo una fase culturalmente e politicamente turbolenta. I
venti freschi di ideologie innovative avevano spinto le persone a cercare
modi diversi per lavorare, per comunicare, per studiare, per amare, modi
più giusti per vivere, per stare insieme.
C'era chi, come Stefano, aveva deciso di fondare e di far parte di una
cooperativa di allevatori bovini nella campagna del Mugello con l'intento
di recuperare un rapporto naturale con il lavoro, gli animali, il cibo;
aveva deciso di tentare una esperienza di convivenza e condivisione con
gli altri soci-amici.
C'era chi, come Donatella, provenendo dalla città, da un lavoro
di bibliotecaria, una domenica trovandosi per puro caso in quella cooperativa
si incontrava, subito innamorandosi, con quello stalliere-levatore, Stefano,
che stava aiutando una vacca a partorire. Nasceva così, insieme
a quel vitello, l'amore fra Donatella e Stefano Baldi (probabilmente lei
vide nell'abile maieutica di lui una garanzia per la venuta al mondo dei
futuri figli).
Gli anni ' 80 irruppero con tutto il loro carico di individualismo e di
ricerca di intimità. Stefano e Donatella furono abbandonati dalle
fascinazioni della vita collettiva, dalle malie del lavoro in comune e
decisero di far famiglia arrampicandosi, soli, sulla montagna di Coiano
(Vaglia di Mugello) per abitare la malga in blocchi di marna e alberese
ch' ebbe a sognare anni prima l'adolescente Stefano.
Per raggiungerli, sabato 12 febbraio, abbiamo fatto 2 chilometri di mulattiera
carrabile con la neve ancora alta lungo i bordi e nella faggeta tutt'intorno.
Giuseppe faceva da apripista con la leggera pandina 4x4, finalmente motivata,
noialtri dietro arrancavamo nella fanghiglia ghiacciata, nel tratto scivoloso
la più pesante wolksvagen di Giancarlo ha preteso una spinta da
terra per una ventina di metri.
Finalmente siamo arrivati alla casa dove i nostri "elfi" ci
stavano aspettando insieme a Tommaso, il cavallaio. Abbiamo avuto la "fortuna"
di beccare forse l'ultima tormenta di questo rigido inverno con raffiche
di vento che lassù sopra quei monti erano particolarmente fredde
e taglienti.
Quindi siamo stati condotti per i terreni dell'azienda, quota 500 mt,
39 ettari prevalentemente di bosco a querce, faggi e carpini. L'attività
di punta è l'allevamento della "cinta senese" una razza
suina antica, del territorio e della tradizione toscana più volte
rappresentata anche negli affreschi del nostro Medioevo. E' una razza
frugale che per secoli è rimasta ai margini delle pratiche selettive
che puntavano prevalentemente a miglioramenti quantitativi di interesse
economico: velocità di accrescimento, alta prolificità,
aumento delle masse muscolari di interesse alimentare, attitudine all'allevamento
intensivo stabulato, ecc.; tant'è che la cinta s. ha rischiato
la definitiva estinzione. Stefano e Donatella sono fra i fondatori del
Consorzio di Tutela della Cinta Senese, nato qualche anno fa, costituitosi
col duplice scopo di ottenere la DOP sui prodotti di "cinta"
e di arrestare e prevenire il dilagare di prodotti ottenuti da animali
ibridi, di più rapido accrescimento, ma dalle carni meno pregiate.
Stefano ci mostra come nella sua azienda a conduzione familiare, "Poderi
di Coiano", le cinte crescono allo stato brado, in grandi recinti
con protezione elettrica, mangiando i prodotti spontanei dei pascoli e
dei boschi in cui vivono, i foraggi dell'azienda (sorgo e barbabietola),
oltre un'integrazione di provenienza esterna basata prevalentemente su
favino, farina d'orzo, castagne ed altri prodotti sicuri dal rischio ogm,
nella ragione di circa 1 kg/capo/giorno (esclusi quindi mais e soia).
I maiali non sono divisi per età, ma si tende a riprodurre l'orda,
con maschi e femmine, adulti e piccoli, che vivono insieme come accadrebbe
in natura.
La cinta è meno prolifica rispetto alla maggior parte delle altre
razze allevate, 8 piccoli/parto invece che 10-12. I maiali di questa azienda,
quando possibile, sono curati con l'omeopatia. I primi riproduttori hanno
6 anni di età, Penelope (lei) e Ciccio Manzi (lui ... notare la
leziosità del cognome).
Nonostante l'azienda sia condotta secondo i metodi dell'agricoltura biologica
per quanto riguarda le produzioni vegetali (controllo ICEA) con le ripetute
siccità degli ultimi anni il ricorso a mangime extraziendale (prevalentemente
dall'azienda Agriambiente di Galliano, Mugello) si è fatto più
necessario, d'altra parte, causa gli altissimi prezzi, difficilmente è
stato possibile rifornirsi con prodotti biologici certificati. Per questi
motivi Poderi di Coiano ha deciso di togliersi dal controllo del "biologico"
riguardo il settore zootecnico.
I maiali di razze più diffuse, a carne rosa (Landrace, Durrock,
ecc), allevati con metodi intensivi raggiungono i 180-200 kg in 10 mesi,
quelli di cinta allevati seguendo i principi del Consorzio di Tutela vengono
macellati quando hanno circa 24 mesi di età ed un peso intorno
ai 140 kg. Sulla carne fresca è già stata riconosciuta la
DOP che viene contraddistinta da una fascetta di carta o dal marchio a
fuoco.
L'azienda Poderi
di Coiano per la macellazione ad uso salumi e la prima stagionatura
si appoggia ad un laboratorio artigiano di Cascina, provincia di Pisa.
Qui i lavorati trascorrono la prima, delicata fase di stagionatura, che
avviene nelle celle ad atmosfera controllata del laboratorio, poi i prodotti
vengono prelevati e la stagionatura prosegue nella cantina dell'azienda.
Una corretta stagionatura richiede ambienti con temperature inferiori
ai 14°C e tassi di umidità tra il 70 e il 90 % a seconda del
tipo di salume.
Ogni pezzo è munito della fascetta numerata del Consorzio di tutela.
Vengono prodotti soltanto i salumi tipici toscani:salsiccia, soprassata,
lardo, rigatino, guanciale, finocchiona, salame, lombo, capocollo, prosciutto,
filetto. Gli insaccati sono in budello naturale. Il laboratorio di Cascina
è disposto ad aiutare Stefano nella ricerca di metodi più
naturali per la conservazione dei salumi, che non facciano uso dei conservanti
convenzionali. Il lavoro richiede particolare attenzione anche per il
fatto che il grasso delle carni di cinta s. ha un tenore in grassi insaturi
maggiore in confronto ai maiali a carne rosa, rendendo più diffcile
la lavorazione ai fini della conservazione medio-lunga. I salumi di questa
azienda contengono E300 (acido ascorbico), con funzione antiossidante
ed E251 (nitrato di sodio), E252 (nitrato di potassio), con funzione antimicrobica
nei confronti del Clostridium botulinum e per mantenere il colore rosso
della carne.
Per quanto riguarda le carni fresche la macellazione dei maiali avviene
al macello pubblico di B.S.Lorenzo con costi di 25 euri/capo. Le normative
vigenti consentono anche l'automacellazione direttamente in azienda fino
a 30 capi/anno. In questo caso Stefano usa la pistola da abbattimento.
Per noi gasisti sarebbe quindi possibile prenotare anche alcuni di questi
capi ottenendo uno sconto sul prezzo di listino.
Sono disponibili pacchi contenenti carni già sezionate, con tagli
misti:bistecchine, rosticciana, arista, spezzatino e macinato.
Come retaggio del primo periodo di attività dell'azienda sono rimaste
alcune produzioni vegetali, varietà antiche di frutta, pesche,
albicocche, pere e mele. Infine sono disponibili anche miele, polli e
piccioni, allevati in libertà. L'orientamento prevalentemente zootecnico
fu determinato da quando, negli anni ' 90, la pressione dei selvatici,
cinghiali, daini, ecc. cominciò a diventare un problema per l'attacco
che questi animali portavano ai frutti. Nacque così la decisione
di convertirsi all'allevamento dei maiali.
Per Stefano e Donatella rimane ancora oggi forte il cruccio, sul piano
della coscienza, ogni volta che si deve arrivare al momento della soppressione
degli animali. Per questo motivo ci sarebbe l'intenzione di abbandonare
questo tipo di allevamento finalizzato alla produzione di carni per passare
all'allevamento di pecore con lo scopo di produrre lane.
Va segnalata infine la possibilità di fare agriturismo in questa
azienda durante tutto l'anno, grazie alla presenza di due alloggi tipici,
per un totale di 14 posti disponibili, uso della cucina, prezzo 23 euro/persona/giorno.
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